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Sistemi antieffrazione a porte interbloccate

Sistemi antieffrazione a porte interbloccate

Le porte interbloccate sono un tipo di sistema di sicurezza utilizzato per prevenire l’accesso non autorizzato o per proteggere determinate aree. Questi sistemi funzionano impedendo che più di una porta si apra contemporaneamente o che porte specifiche vengano aperte senza l’autorizzazione corretta. Inoltre, quando la persona è all’interno dell’interblocco il sistema può eseguire un controllo del soggetto scongiurando il passaggio di armi od oggetti non autorizzati. Ci sono diversi modi in cui questo può essere realizzato:

  1. Interblocco meccanico: Le porte sono collegate in modo che l’apertura di una porta blocchi automaticamente l’apertura di altre porte nel sistema. Questo può essere fatto utilizzando dispositivi meccanici come catenacci o bloccaggi.
  2. Interblocco elettronico: Le porte sono collegate a un sistema elettronico di controllo degli accessi. Per aprire una porta, è necessario utilizzare una chiave elettronica, una password, una carta di accesso o un’altra forma di autenticazione. Il sistema può essere programmato in modo che l’apertura di una porta disabiliti temporaneamente o permanentemente altre porte nel sistema.
  3. Interblocco magnetico: Le porte sono dotate di magneti che vengono attivati o disattivati da un sistema di controllo. Per aprire una porta, è necessario disattivare il magnete corrispondente, il che può essere fatto tramite un dispositivo di controllo autorizzato.

Questi sistemi aggiungono un ulteriore strato di sicurezza rispetto alle serrature tradizionali e ai sistemi di controllo degli accessi, contribuendo a proteggere le persone e le risorse all’interno di un’area protetta.

I sistemi antieffrazione a porte interbloccate sono spesso utilizzati in ambienti sensibili come banche, gioiellerie, strutture governative e laboratori di ricerca, ma non solo, in tutti gli ambienti dove è fondamentale limitare l’accesso solo a personale autorizzato.

Le porte interbloccate sono comunemente utilizzate in ambienti in cui è necessario controllare l’accesso a diverse aree in modo sicuro e controllato. Questi sistemi di blocco sono spesso implementati in contesti come:

  1. Sicurezza in edifici: Le porte interbloccate possono essere utilizzate in edifici commerciali, industriali o governativi per garantire che solo le persone autorizzate possano accedere a determinate aree sensibili, come sale server, archivi o stanze di sicurezza.
  2. Settori sanitario e farmaceutico: Nei laboratori, negli ospedali e in altre strutture sanitarie, le porte interbloccate possono essere utilizzate per controllare l’accesso a zone ad accesso limitato come le sale operatorie, i magazzini di sostanze chimiche o i luoghi di conservazione dei farmaci.
  3. Sicurezza nelle prigioni o nei centri di detenzione: In ambienti carcerari, le porte interbloccate sono utilizzate per gestire il movimento dei detenuti all’interno della struttura, garantendo che non possano accedere ad aree non autorizzate.
  4. Industria manifatturiera: Nelle fabbriche e nelle strutture industriali, le porte interbloccate possono essere impiegate per limitare l’accesso a macchinari pericolosi o ad aree di produzione sensibili.
  5. Controllo degli accessi in ufficio: In ambienti aziendali, le porte interbloccate possono essere utilizzate per regolare l’accesso a stanze riservate come sale conferenze, uffici esecutivi o reparti con dati sensibili.

In sostanza, le porte interbloccate sono una soluzione versatile per garantire la sicurezza e il controllo degli accessi in una vasta gamma di contesti, contribuendo a proteggere persone, beni e informazioni sensibili.

I componenti principali di un sistema di porte interbloccate includono:

  1. Chiavi elettriche o elettromeccaniche: Queste chiavi sono utilizzate per attivare o disattivare il meccanismo di blocco delle porte.
  2. Interruttori di sicurezza: Questi interruttori sono solitamente montati sulla porta stessa e rilevano se la porta è aperta o chiusa.
  3. Sensori di sicurezza: Questi sensori rilevano la presenza di persone o oggetti all’interno del perimetro della porta, garantendo che essa non venga chiusa accidentalmente su qualcuno o qualcosa.
  4. Unità di controllo: Queste unità elaborano i segnali provenienti dai vari sensori e interruttori e gestiscono il funzionamento complessivo del sistema di porte interbloccate.
  5. Segnalatori luminosi e sonori: Questi dispositivi forniscono feedback visivo e uditivo agli utenti del sistema, ad esempio indicando quando una porta è bloccata o quando è sicuro attraversarla.
  6. Elementi meccanici di blocco: Questi componenti fisici impediscono fisicamente l’apertura di una porta fino a quando determinate condizioni non sono soddisfatte, ad esempio l’arresto di un macchinario o la chiusura di altre porte.
  7. Interfacce utente: Questi possono essere pannelli di controllo montati sulla parete o dispositivi portatili come telecomandi o schede magnetiche utilizzate per attivare o disattivare il sistema di porte interbloccate.

Questi sono solo alcuni dei componenti più comuni che possono essere presenti in un sistema di porte interbloccate. La configurazione esatta dipende dalle specifiche esigenze di sicurezza e dalle caratteristiche dell’applicazione in cui il sistema è utilizzato.

Questi sono alcuni dei prodotti disponibili: